|
|||||||
CatalogoAAVV ADDOSSO!Ribéss / Anpi Santarcangelo 2011, distr. Audioglobe; dvdfile in confezione deluxe, 3 cd audio, 40 tracce dedicate, tot. 172’; 15 euro; benefit pro-AnpiGet the Flash Player to see this player.
Un miracolo piccolo così. Il 150° non poteva essere celebrato in modo più antiretorico, pungente e godurioso. Le cose sono andate in questo modo: la sezione Anpi di un comune nè carne nè pesce – nello specifico Santarcangelo di Romagna – contatta la Ribéss per curare un benefit per l’Anpi del territorio e l'Anpi in generale. Ne esce un progetto pazzerello, a mezzo tra pamphlet e proposta indecente, che chiama i musicisti alle loro armi precipue per lanciare un messaggio al Belpaese assopito dal patriottismo vacanziero e dallo sdegno onde il bell’aere è pregno. Ai gruppi si chiede un tributo di sangue niente male: mettere in stand-by i loro programmi per scrivere o riscrivere un pezzo d’argomento civile, preferibilmente focalizzato sulla storia italiana; il pezzo dev’essere improrogabilmente consegnato entro un mese e mezzo; per quel pezzo non riceveranno l’ombra di un centesimo e i proventi della vendita andranno interamente a sostegno delle attività Anpi. Il progettino viene somministrato a etichette, cantautori e gruppi di stretta conoscenza ma col beneficio del passaparola. Nessun canale promozionale “importante”. La sporulazione è un metodo. Ideologia. Sympathy for the chaos. O la va o la spacca. Risultato? Una brigata di cantautori, gruppi, bande e attori scodella 40 brani perfettamente centrati sulla policentrica materia. Una brigata di artisti votata al sacrificio, che si è affidata a una produzione corale, un bel po’ dispersiva e solo funzionalmente centralistica. Emeriti sconosciuti e indi(e)pendenti di culto, androidi e anarchisti, apocalittici e disintegrati. E se pensi che l’Italietta resti tale anche quando si scaglia contro se stessa, considera che questo progetto ha convinto a imbracciare gli attrezzi del mestiere anche un inglesaccio come Matt Elliott, il curdo Seyidxan, i post-castristi Cuentas Claras e gli zingari californiani Hazy Loper. E poi la formazione italo-russa di Miss Julicka, quella italo-gallica dei Grimoon, l’ormai gallese Stefano Giaccone. (E non dimentichiamo i gruppi, italiani e stranieri, che hanno aderito entusiasti ma non sono riusciti a lavorare sul pezzo per via della nostra tempistica balorda.) In breve: una truppa di tiratori non scelti ma che hanno scelto, e la loro mira non è in discussione. La compilation? Una sonora massa critica incanalata in tre cd. Poteva finire per essere un hellzapoppin patriottardo in nome del pop sovrano e invece no. Qui ogni tassello ha la sua urgenza. È vero, l’accozzaglia “fa indie”. Nei salottini della bimbo-musica che piace tanto ai radical-chic. Invece una moltitudine varia e organizzata quanto basta fa, semplicemente, l’indipendenza. |