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CatalogoAELEN Mia Lunaautoprodotto 2007; cdr in bustina, 8 tracce+1, 36’; 5 euroGet the Flash Player to see this player.
Un’altra strofa si aggiunge al canto decadente della Ribéss. Questa volta denuda le innocenti spoglie di Aelen: anima scabra tanto quanto gentile, marionettista che muove i fili di sghembe caricature di Hope Sandoval, New Order e Dinosaur Jr. intessendo la trama di una storia personale ordinaria e tormentata. Mia Luna si presenta come concept spaccato in due: nella prima parte una serie di ballate electro indie rock, venate di una certa crepuscolarità anni ’80, raccontano il faccia-a-faccia con la sua memoria e con la presenza-assenza femminile che la abita: nella disco (chiusa da anni) di Sempre te, nella spiaggia isolana di Kefalonia, nel negozio di vinili in cui I nuovi dinosauri incrociano i vecchi, nella convalescenza di Sapere male. Ricordi rievocati inseguendo questa figura a tratti salvifica e a tratti ostile a cui è dedicato il progetto e, forse, un destino. All’improvviso un risveglio, un cambio brusco – un po’ come nel cartone animato di Annette. Una severa virata in acustico e la celebrazione della figura-guida si fa sembra più ambigua e inquietante: L’immagine senza volto, un’autunnale pioggia d’aghi in Prima goccia, la danza burlesca di Piano magico, il momento rivelatore nei lunghi minuti dell’eclissi in Mia Luna, l’erotismo glicemico in bianco&nero di Caramella di miele e la cavalcata pianistica della quasi-ghost track, che racconta di uno stupro. Questo disco è percorso da una difficoltà e racconta una difficoltà: identitaria, espressiva, logolalica. Ma anche uno sforzo. Titanico forse. Con qualche fruscio rivelatore nei momenti più intimi, con vocine sussurrate a denti stretti, con testi dis(co)lessici e a volte svenevoli, ma forse anche per questo disarmanti. Eppure vive di una magia da soffitta quasi epica. |